È possibile fare richiesta, tramite il portale Inps, della Carta Europea della Disabilità (CED), il documento che permette alle persone con invalidità riconosciute di accedere a servizi e agevolazioni loro riservate, in Italia e in tutti i paesi dell’unione europea.
La domanda può essere effettuata sul portale Inps direttamente dal beneficiario o dal suo rappresentante legale o da una delle associazioni di categoria accreditate.
Il servizio verifica direttamente dagli archivi dell’Istituto la maggior parte delle informazioni necessarie sullo stato di invalidità o di handicap di cui la legge 104, richiedendo al cittadino semplicemente una fototessera valida e, solo per alcune casistiche, un documento attestante lo stato di invalidità.
La Carta europea della disabilità (CED) nasce con l’intento di permettere l’accesso alle persone con disabilità a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale in regime di reciprocità con gli altri Paesi della UE.
Con il DPCM del 6 novembre 2020 sono stati definiti e i criteri per il rilascio della Carta della disabilità in Italia, determinando le modalità per l’individuazione degli aventi diritto e per la realizzazione e la distribuzione della stessa.
La Carta europea risponde alle difficoltà di coloro che, dovendosi recare in un altro stato membro dell’UE, non sono in possesso di un documento che garantisca, determinate agevolazioni nei settori cultura, sport, trasporti ed attività ricreative. In Italia, è rilasciata dall’INPS che ne affida la produzione all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Secondo quanto stabilito dal DPCM 6 novembre 2020, la Carta è valida fino alla permanenza della condizione di disabilità e comunque per non più di dieci anni dal momento del rilascio.
Al termine di questo periodo e al permanere dei requisiti potrà essere richiesto il rinnovo.
Alcune delle agevolazioni a cui darà accesso la CED saranno: l’ingresso gratuito ai musei, (grazie a una convezione col Ministero della Cultura), tariffe agevolate, sconti e convenzioni con diversi enti e soggetti pubblici e privati.”
L’elenco completo delle agevolazioni previste sarà disponibile in costante aggiornamento in un’apposita sezione del sito del Ministero per le disabilità.
https://www.inps.it/prestazioni-servizi/servizio/3115
Come richiederla
Occorrerà accedere al sito istituzionale inps.it e cercare il servizio “Richiesta della Carta europea della disabilità in Italia“.
Sarà possibile accedere solo tramite SPID, CIE o CNS. Una volta entrati dentro la procedura saranno visualizzati automaticamente i dati anagrafici presenti negli archivi dell’Istituto e l’indirizzo di residenza del richiedente.
La procedura chiederà poi all’interessato di fornire:
-una propria fotografia a colori in formato tessera (formato europeo), che sarà successivamente stampata sulla Carta;
-l’indirizzo per il recapito della Carta, se diverso da quello di residenza già noto all’INPS.
Occorrerà dichiarare sotto la propria responsabilità di essere in possesso di verbali cartacei antecedenti al 2010 o di verbali rilasciati dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano attestanti lo stato di invalidità, ovvero di essere stato riconosciuto invalido da sentenze o decreti di omologa a seguito di contenzioso giudiziario. Prossimamente sarà integrata la possibilità di allegare i verbali cartacei attraverso la procedura di domanda.
Nel caso di minori con disabilità, la domanda deve essere presentata dal soggetto che esercita la responsabilità genitoriale, da chi esercita la funzione di tutore o dall’amministratore di sostegno, utilizzando la delega dell’identità digitale in uso oppure le credenziali di identità digitale del minore.
Chi può richiedere la CED
-invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%;
-invalidi civili minorenni;
-cittadini con indennità di accompagnamento;
-cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
-ciechi civili;
-sordi civili;
-invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222;
-invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
-invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
-inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991 n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
-cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.